La sostenibilità, in Ferrarini la seguiamo per natura

Ferrarini verso la sostenibilità, dal packaging alla distribuzione

Sicuramente la sostenibilità è un tema che interessa e preoccupa un po’ tutti, dai politici ai media, dalle aziende di marca alla distribuzione.
Ognuno a suo modo cerca di dare il proprio contributo alla sostenibilità per il pianeta, così anche Ferrarini si sta muovendo in quella direzione.

E’ proprio a partire dalle proprie origini che Ferrarini ha iniziato un processo aziendale per rendere la propria attività sempre più sostenibile.
La storia della Ferrarini del resto fonda le proprie radici proprio nella terra, nell’attività agricola degli anni venti del secolo scorso. Il passaggio dalla produzione tradizionale dei prodotti della terra ad una produzione industriale è avvenuto negli anni ’50 con l’avvio della produzione di prosciutto cotto a villa Rivaltella, ai piedi delle colline di Reggio Emilia.
Dal mondo agricolo Ferrarini ha dunque ereditato i propri valori: il rispetto per la terra, il saper fare frutto di artigianalità e tanta passione, lo sviluppo dell’innovazione a partire dalla tradizione, quella più autentica. La sostenibilità in Ferrarini va dunque ricercata proprio nelle proprie origini.

Uno dei principali nemici della sostenibilità è considerato spesso il packaging dei prodotti.
Nel corso degli anni Ferrarini ha diminuito lo spessore delle vaschette dei salumi affettati, riducendo del 40% la quantità di plastica utilizzata; ha poi avviato un progetto di ricerca e sviluppo di packaging alternativi capaci comunque di garantire al packaging stesso il suo ruolo fondamentale, ovvero quello di assicurare la massima qualità, la massima sicurezza, la massima conservazione dei prodotti evitando inutili sprechi.
Ed eccoci arrivati al primo step di questo progetto. Per ridurre sempre più l’impatto ambientale l’azienda ha iniziato ad utilizzare per i salumi affettati, sia a marchio Ferrarini che Vismara, confezioni realizzate con il 65% DI PLASTICA RICICLATA. *
Per tutti prodotti al taglio e affettati Ferrarini utilizza inoltre cartoni con almeno il 70% DI CARTA RICICLATA.
Nel packaging dei prodotti viene inoltre evidenziato il corretto smaltimento perché in Ferrarini siamo convinti che sono i piccoli gesti che facciamo ogni giorno, come la raccolta differenziata, che possono fare la differenza nella ricerca della sostenibilità.

Anche sul fronte dei prodotti, Ferrarini percorre la via dell’innovazione volgendo lo sguardo  al passato, al mondo agricolo delle proprie origini.
La collaborazione esclusiva con un allevatore italiano e il rispetto del benessere animale secondo requisiti più stringenti della normativa vigente sostengono una nuova linea di prodotti “Filiera Italiana Certificata Benessere Animale e antibiotic free fin dalla nascita.” Una filiera italiana certificata appunto per il benessere di tutti!
Questa attenzione alla qualità e alla sicurezza dei prodotti è del resto nel DNA dell’azienda, la prima a lanciare nel 1956 sul mercato italiano il primo prosciutto cotto senza polifosfati aggiunti. Tutti i salumi Ferrarini sono inoltre senza glutine, senza proteine del latte e lattosio.

Ferrarini tuttavia non vuol dire solo Prosciutto Cotto. Dal 2007 l’azienda produce nei due caseifici di proprietà Parmigiano Reggiano DOP con certificazione “Prodotto con latte ottenuto da alimentazione NON OGM“, un prodotto che prende forma esclusivamente nei terreni delle Fattorie Ferrarini dove vengono allevate circa 3.000 vacche da latte. E’ lo speciale abbinamento di latte ottenuto da vacche di razza frisona e jersey a donare al Parmigiano Reggiano DOP NON OGM Ferrarini una particolare morbidezza di gusto che lo rende unico.

In Ferrarini il percorso verso la sostenibilità continua guardando all’utilizzo dell’energia, alla logistica e alla distribuzione.
Proprio sul fronte della distribuzione si apre il tema della sostenibilità sociale, tanto importante quanto quella ambientale. Il sostegno dell’economia locale e la valorizzazione della distribuzione tradizionale fatta di piccoli negozi di vicinato, dove vince il rapporto umano, sono stati e saranno i punti di forza e di crescita della Ferrarini. Proprio su questi negozi di quartiere italiani, che devono convivere con la Distribuzione Organizzata, Ferrarini ha investito e continua ad investire riconoscendo che continuino a rappresentare la storia del nostro Paese e l’eccellenza del Made in Italy.

Il percorso verso la sostenibilità continua…per contribuire al benessere degli animali, dell’ambiente, delle persone nella loro vita quotidiana, nel semplice gesto del fare la spesa o di mettersi a tavola.

 quantità minima di PET riciclato utilizzata nella produzione annuale di vassoi.

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